domenica 27 maggio 2012

Georeferenziare con Google - Hearth IMPORTANTE


Gentili amici,

Si vuole sottolineare di nuovo, considerato che siamo all’inizio dell’invio schede al coordinamento di CORACIAS,  che le coordinate geografiche vanno prese in GRADI DECIMALI.
A questo punto sembra opportuno per semplificare le operazioni da parte di tutti, utilizzare  Google Heart come generatore di coordinate settandolo opportunamente.

COME SI FA

Si lancia il programma e si va su STRUMENTI > quindi dal menù a discesa si sceglie OPZIONI > appare una schermata > ci si posiziona su VISTA 3D e ci dà al centro VISUALIZZA LAT/ LONG > a questo punto si seleziona GRADI DECIMALI e l’espressione di latitudine e longitudine sono quelle richieste dal progetto.
Questo per il settaggio. Poi per individuare il punto della nostra osservazione utilizziamo il SEGNALIBRO che possiamo portare con la “manina” nel luogo preciso del rilevamento ed a quel punto appaiono le coordinate. Possiamo nominare il segnalibro e successivamente evidenziarlo col tasto destro del mouse e andare su PROPRIETA’ ed a quel punto abbiamo di nuovo le coordinate in gradi decimali da utilizzare nella scheda di CORACIAS

Spero davvero di essere stato sufficientemente  chiaro.

Un grazie sentito e indaco.




Coordinamento Nazionale CORACIAS

          Angelo Meschini

lunedì 21 maggio 2012

CORACIAS 2012 - Iniziano i rilevamenti


Ci siamo, riporto la lettera mandata per mailing list e chi vuole ancora aderire metta gli strumenti di sicurezza :)


In una giornata piovosa, oggi 21 maggio iniziano formalmente i rilevamenti di CORACIAS 2012 – Anno 1 di progetto.

Molti di noi hanno già cominciato a dare uno sguardo alle ghiandaie marine; tuttavia da oggi si possono compilare le schede ed inviarle a coracias@coracias.net

Si ripete come nelle istruzioni inviate insieme alla scheda o scaricabili da: http://coracias.altervista.org/   che, in questo anno di rilevamenti si debba cercare la massima attenzione nel georeferenziamento delle schede e che questo sia conforme alle istruzioni.

Per chiarimenti sono a completa disposizione.



Non mi resta che farvi un saluto e augurarvi/ci un buon lavoro.



L’Anno zero dei conteggi ha dato risultati incoraggianti  dei quali abbiamo discusso, ma questo primo anno di rilevamenti, dopo la costituzione formale di CORACIAS, riveste una grande importanza per il progetto e per il processo di conservazione della ghiandaia marina in Italia.



I coordinamenti coi quali mi sono interfacciato credo abbiano fatto un buon lavoro ed ora per tutti c’è da passare all’azione e alla dedizione.



Diamoci dentro con impegno, non lesiniamo forze per quanto possibile. Tutti vogliamo che le nostre primavere si tingano per sempre di indaco e celeste. I nostri sforzi avranno per premio una stabilizzazione ed un incremento della popolazione italiana della nostra ghiandaia marina e speriamo anche in ricolonizzazioni di aree storiche attualmente non occupate.



Saluti a tutti voi.



Il coordinatore nazionale di CORACIAS

              Angelo Meschini

lunedì 14 maggio 2012

Una breve lettera di Giampiero Indelli

L'amico Giampiero, persona davvero squisita nonché un conservazionista storico dell'ambiente e della Natura nel nostro paese mi ha inviato questa lettera personale. Parlandone successivamente e visti i valori e la passione che esprime mi consente di parteciparla a tutti  voi ed estenderne i tratti a chi si impegna in CORACIAS

Ora che iniziamo ed abbiamo iniziato a rilevare serve un'onda di passione e d'amore e queste parole sanno esprimerla in modo così coinvolgente che la dedica la estendiamo a tutti noi che lavoriamo (con metodo ma anche con il cuore) e cerchiamo quell'azzurro che ci dipinga i giorni. Oltre la rete......
Grazie Giampiero :)

Eccola:

"Caro Angelo, condivido la tua passione per la ghiandaia marina. E' una delle specie più belle e misteriose della nostra avifauna. Ti racconto un'esperienza personale. All'oasi WWF di Persano - che ho seguìto come responsabile per 30 anni, dal 1975 al 2004 - nidificavano, fino alla prima metà degli anni '70, 3-4 coppie di ghiandaia marina. Facevano tutte il nido nei buchi presenti in un ponte della linea ferroviaria che costeggia l'oasi. E' un piccolo ponte in pietra, bello, che scavalca il corso del fiume Tenza, un affluente del fiume Sele. Ebbene, per anni, un signore di Eboli andava alla fine della nidificazione sul ponte, infilava un braccio nei buchi e portava via tutti i piccoli che regalava agli amici. Quando è nata l'oasi questa triste consuetudine è stata ovviamente interrotta ma era ormai troppo tardi. L'unica coppia superstite ha nidificato ancora una o due volte ( ho anche fotografato l'accoppiamen-to ) ma poi la specie è scomparsa. Seguo quindi con grande interesse il tuo magnifico lavoro in difesa della ghiandaia marina. Mi auguro con tutto il cuore che questo splendido uccello ritorni a nidificare nella "mia" oasi. Se accadrà, come mi auguro, sarà anche merito tuo. Grazie."

venerdì 11 maggio 2012

Progetto Piccole Isole e Ghiandaia marina

Ieri, nel programma di inanellamento Piccole Isole nel Parco Nazionale de la Maddalena
nelle reti accuratamente montate da Carla Zucca e Sergio Nissardi
un migratore di nostra conoscenza ha emozionato i ricercatori che hanno svolto le procedure consuete
con la solita perizia.
Dopo aver liberato la Ghiandaia marina c'era una emozione indaca che vibrava l'isola. E che
vogliamo condividere

Ecco i documenti visivi di un volo che rinnova :)


 

lunedì 7 maggio 2012

EBN Partner di CORACIAS


Comunico con grande piacere la partnership tra EBN ITALIA e CORACIAS.

Nella certezza della proficuità delle collaborazione linko alla pagina dei partner di progetto
che potete vedere nel nuovo sito di CORACIAS

CORACIAS PARTNNERSHIP

mercoledì 2 maggio 2012

Una foto-storia raccontata Foto E. Muscianese

L'insolito comportamento, vede una coppia di ghiandaie marine scacciare una gazza che voleva penetrare nel loro nido, appena occupato.
Ma perchè le ghiandaie marine difendono un territorio non appena giunte ai siti riproduttivi e perchè le gazze cercavano di entrare in un sito che certamente non è idoneo alla loro nidificazione?
Esiste una spiegazione possibile: le ghiandaie marine manifestano atteggiamenti aggressivi sin dalle prime fasi del territorialismo e la gazza voleva farsi un lauto pasto, vedendo un nido che credeva attivo.
Ma le gazze non conoscono la fenologia riproduttiva delle ghiandaie marine e nel nido non c'era proprio nulla. Tutavia il bel corvide non aveva letto i sacri testi ornitologici e per la gazza quel nido era una fonte di cibo. La cosa curiosa è che gli attacchi delle ghiandaie marine molto potenti erano direzionate appunto verso un falso scopo del corvide. Il nido era vuoto ma la gazza non poteva saperlo
Grazie ad Eugenio Muscianese e guardiamoci lo sketch davvero interessante.





Angelo Meschini