sabato 11 ottobre 2014

Appunti minimalisti al Primo Convegno italiano sulla Ghiandaia marina "un lampo turchese di interesse comunitario. Canale Monterano (RM) 20 settembre 2014

Un racconto per dirvi le cose che non si sono viste. Angelo Foto di F. Sottile GRAC Daniele arriva puntuale alle 6.20 e carichiamo il convegno sulla punto. Le braccia sono fuori dal finestrino e si apicciccano della resina dello scirocco. Poi arriviamo sbagliando la scuola per il teatro per la scuole e per il centro anziani. Viene Fabio (instancabile) con tre tirocinanti della riserva, due di loro diventano così indispensabili da sembrare il dono del giorno. L’altro credo debba essere un intellettuale della fiacca. Così il proiettore prende corrente e si incastra al computer e si sceglie il tavolo su cui i chairman dirigeranno il traffico delle idee raccontandone di carine. I fonici hanno meno di 25 anni ma alla fine uno mi ha detto. “oggi ho scoperto una cosa nuova, un animale bellissimo”. Pensi che la fatica possa ucciderti. Si registrano i partecipanti, Linda è carina e instancabile. Quando chiedi una cosa a un collaboratore, ti può dire di si sorridendo o controvoglia, Linda sorrideva in modo discreto ed elegante. Metto le penne sul tavolo o le lascio imboscate? Come Lì, le abbiamo portate per scrivere mica per farcene un bottinetto. Sorriso. Il gattino del teatro si inarca e fa le fusa a tutte. Pioviggina. C’è Barbara e tira su i tavoli per i libri in due minuti. Efficienza nel frastuono delle cose da fare. Ma le luci? No Fabio, una via di mezzo così c’è troppa luce e così poca, poi troviamo. Il sindaco ci sta da mò e ha un matrimonio, però sa aspettare. Francesco il dir. è contento e parla poco, ciò che dice è sempre carino. Yuri smonta i tavoli li rimonta poi guardiamo il cielo che piove ma gli diamo fiducia. Non pioverà e non ha piovuto, si mangia fuori? Dai si. Le macchine scaricano dal piazzale poi scendono al parcheggio, le pipe si sono dimenticate, poi tornano. Il foyeur si muove, oraci sono i bambu fricchettoni per i poster e le cose più barocche proviamo a spostarle per lasciar spazio al deflusso minimalista dei pensieri. Ma la carta per i bagni basterà? Dai si, diciamo di si, e i bagni si chiudono? Alcuni si alcuni no. Ok benissimo. Ma i chairman vedranno bene lo schermo? Ma si dai casomai allungano il collo un po’. Ma l’altro arriva? Su chiamalo. Si è per strada. Serve qualcuno che ha la voce grossa perché si inizia. Sandro ha la macchina incasinata ma ce la fa. Ci sono e ci siamo, non siamo tutti ma c’è qualcuno che amavo vedere e non lo attendevo. Abbraccio. Ora dei colleghi e amici non parlo. Tutti davvero gentili, seri, squisiti, serve un altro libro ancora da scrivere e qui non potrei. E’ il libro del convegno vero e proprio e chi c’era lo ha visto e lo ha sentito sulla pelle. Lo abbiamo vissuto ognuno in modo diverso ma sorridendo e noi c’eravamo Sono commosso e stanco a metà mattina e bisogna fare sera. E poi tornando era avanzato del pecorino e Daniele guida felicissimo (gli dovevo dei soldi ma non li vuole) mentre io mi spazzolo il semistagionato. Io, questo pezzetto di convegno volevo dirvelo.